“L’operato della Fondazione deve essere improntato all’indipendenza dal contesto politico, al fine di garantire la necessaria autonomia che le compete statutariamente, per il corretto adempimento delle sue importanti azioni istituzionali di sostegno e di impulso al territorio – tiene a sottolineare il presidente Corrado Faglioni.”

“L’Ente e tutti i componenti dei suoi organi sono pertanto tenuti ad attenersi a questa imparzialità, nel rispetto dei principi normativi che ci governano – spiega Faglioni. A livello statutario, infatti, gli articoli 8 e 11 identificano incompatibilità connesse allo svolgimento di attività politiche; inoltre l’accordo sottoscritto con il Ministero dell’Economia delle Finanze, in data 22 aprile 2015 (art. 8 comma 1), precisa come le Fondazioni garantiscano “la presenza nei propri organi di soggetti portatori di professionalità, competenza e autorevolezza nonché l’adozione di processi di nomina funzionali a salvaguardare l’indipendenza e la terzietà dell’Ente…”. Nondimeno – prosegue il presidente – è da sottolineare come la Mozione Finale del Congresso Nazionale di Parma 2018 abbia riaffermato inequivocabilmente l’impegno che ACRI e le Fondazioni si sono assunte “nell’operare secondo canoni di trasparenza, indipendenza, responsabilità e terzietà soprattutto rispetto a soggetti politici ed economici.”

“Alla luce delle norme e degli accordi istituzionali, – conclude il presidente Corrado Faglioni – il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 25 marzo, ritiene doveroso ribadire la sua fermezza nel voler salvaguardare l’indipendenza dell’Ente, con particolare riferimento ai soggetti politici presenti o in corso di formazione sul territorio. I suoi componenti si impegnano pertanto a un atteggiamento neutrale e indipendente, al rispetto dei citati principi statutari, oltreché degli accordi ACRI/MEF, riaffermati con la votazione della Mozione Finale al Congresso Nazionale 2018.”