“La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”
E’ sulla scorta di queste parole del magistrato vittima di mafia che nacque, nell’ottobre del 2011 a Palermo, il Centro studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa ‘Paolo Borsellino’, con il fine di promuovere attività finalizzate alla conoscenza, emersione e sviluppo di pratiche di impegno educativo, sociale e culturale atte a valorizzare prassi di ‘memoria operante’ e nuove iniziative pedagogiche.
Ispirando la propria azione agli insegnamenti del giudice Paolo Borsellino, che appunto nell’educazione individuava quel fattore strategico di crescita civica, umana e culturale indispensabile per il superamento della subcultura mafiosa, il Centro pone tra le proprie finalità la conservazione e divulgazione delle fonti documentarie e delle testimonianze di esperienze didattiche sorte su territorio siciliano e ispirate a innovativi modelli di più ampio respiro europeo; la raccolta, produzione, digitalizzazione e messa in rete di materiali informativi e documentazione nel campo della legalità democratica; la promozione della ricerca scientifica sul terreno di nuovi disegni di progettualità volti ad incrementare pratiche di cittadinanza attiva, governo partecipato, cooperazione ed integrazione; organizzazione di attività culturali, di studio e di formazione finalizzate ad accrescere e diffondere il patrimonio di una cultura dell’incontro, della condivisione e della pace.
Facendo dell’educazione in generale e di quella alla legalità in particolare uno dei suoi principali ambiti d’intervento, la Fondazione CR Carpi ha deciso di finanziare l’attività del Centro studi, sviluppando insieme una progettualità condivisa, nel rispetto della totale autonomia decisionale e operativa del centro.
Sorgerà a Carpi la prima sede del Centro studi al di fuori della Sicilia. Sede che, in collaborazione con quella palermitana, si occuperà in primo luogo di custodire e divulgare il materiale relativo all’attività del giudice Borsellino e, più in generale, di promuovere progetti sul tema della legalità, con particolare attenzione ai giovani, sia in ambito locale che nazionale.
Avvenimento questo tanto più importante se si considera come il territorio emiliano e quello della provincia di Modena e Reggio Emilia nello specifico siano stati, anche recentemente, al centro di inchieste che hanno purtroppo evidenziato la capillarità dell’infiltrazione, quando non del radicamento della criminalità organizzata, grazie anche alla connivenza di sino a poco tempo fa insospettabili rappresentanti del territorio, dalla politica alla stampa, passando per gli ordini professionali.
Ulteriori informazioni su www.centropaoloborsellino.com e le pagine Facebook Fondazione CR Carpi e Centro