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Ci piacciono le mostre coraggiose

Costruire il Tempio. 18 settembre – 6 gennaio, Musei di Palazzo dei Pio. 1515-2015 Alla ricerca del progetto di Baldassarre Peruzzi

Abbiamo finanziato una grande mostra. Costruire il tempio, curata da Andrea Giordano, Manuela Rossi ed Elena Svalduz – in collaborazione con l’Università degli studi di Padova (Dipartimento dei Beni Culturali e Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale) – attraversa le complesse vicende costruttive della collegiata di Carpi, poi divenuta Cattedrale. E lo fa nell’anno in cui si festeggiano i 500 anni dalla sua fondazione.

LA MOSTRA

Un principe illuminato, un architetto visionario e un prezioso modello ligneo andato perduto. Una triplice relazione che fa della Carpi artistica, a inizio del Cinquecento, luogo di importanti e pionieristiche elaborazioni teorico-formali. Un territorio che diventa sintesi costruttiva a metà strada tra i più innovativi motivi architettonici padani e quelli provenienti dai cantieri vaticani. Una centralità sorprendente dovuta al passaggio di un artista fondamentale per il Rinascimento maturo, ovvero il toscano Baldassarre Peruzzi, giunto a Carpi per elaborare un’architettura talvolta talmente eterodossa da essere considerata “sconveniente” e “sconcia”.

I PERCORSI

Alberto Pio, Carpi e Baldassarre Peruzzi

Allestita nella loggia est di primo ordine di Palazzo dei Pio, la sezione ripercorre le fasi salienti della progettazione peruzziana del Duomo carpigiano. Attraverso l’esposizione di atti notarili dell’epoca, le lettere di Alberto Pio e i progetti architettonici realizzati da Peruzzi, è ripercorsa la storia del rapporto e della committenza tra il principe e l’artista senese. La sezione comprende la proiezione di un video Costruire la città a cura dell’Università degli studi di Padova. Tra le opere peruzziane esposte, anche la celebre tavola La danza di Apollo con le Muse, realizzata per Alberto Pio.

Un modello molto bello

La seconda sezione allestita nella Sala dei Mori contestualizza l’episodio del modello ligneo di Peruzzi per Carpi nel più vasto ambito della funzione e della fruizione dei modelli lignei di chiese nel primo Rinascimento. Si tratta di una sezione prestigiosa che ospita modelli lignei originali di assoluta rarità nel panorama nazionale. La loro magnificenza e imponenza faceva sconfinare questi manufatti, già nel Cinquecento, ben oltre il loro mero utilizzo tecnico-didattico. Oggetto di ammirazione e culto, sono da considerare pienamente delle sontuose e preziose opere d’arte. I modelli lignei sono affiancati da quello peruzziano pensato per Carpi, ricostruito eccezionalmente in 3D da un team di esperti dell’Università degli studi di Padova. Accanto ai modelli lignei cinquecenteschi, presenti alla mostra in tutta la loro maestosa pesantezza centenaria, sarà possibile infatti visualizzare quello del Peruzzi, attrersol’utilizzo del 3D, recuperato attraverso una collaborazione tra storici dell’architettura e ingegneri dell’Università degli studi di Padova coordinati dal professore Andrea Giordano.

Modelli e progetti di Peruzzi

Allestita nella loggia nord del Palazzo dei Pio, la terza sezione affronta il tema delle progettazioni peruzziane relative ad edifici sacri. In particolare, si focalizza l’attenzione su alcuni aspetti architettonici che connotano il progetto del Peruzzi per il Duomo di Carpi, come il pilastro reggi cupola e la sagrestia ottagonale. Il riferimento principale per l’architetto senese sarà il progetto di San Pietro elaborato da Raffaello, coevo al tempio carpigiano, sul terzo progetto di Bramante.

La fabbrica del Duomo dopo Peruzzi

La sezione, allestita nella loggia ovest, sviluppa il tema della realizzazione concreta della chiesa dal periodo rinascimentale (1514-1522) a quello estense, quando il modello peruzziano inizia a essere abbandonato. Una parte sarà dedicata al cantiere del Duomo, attraverso la presenza di materiali architettonici dell’epoca. Chicche della sezione sono il prototipo solido del pilastro peruzziano e la proiezione di un video La “pilastrada grande” del Duomo, realizzate dall’Università degli studi di Padova.

Achille Sammarini. Il restauro ottocentesco

La quinta e ultima sezione, allestita nella loggia sud, propone i progetti ottocenteschi di ristrutturazione e ridecorazione di Achille Sammarini che distruggeranno gran parte delle “belle invenzioni” di Baldassare Peruzzi.